Ripensare la fede nella fedeltà a Cristo e al proprio tempo. Critica al ritardo culturale delle omelie

Ripensare la fede nella fedeltà a Cristo e al proprio tempo. Critica al ritardo culturale delle omelie

Mentre la ricerca teologica è all'altezza della cultura moderna, la fede del nostro popolo sostenuta dalla predicazione ordinaria della omiletica domenicale è ancora fissa allo schema tradizionale tra mito e dogmatismo, senza un minimo di senso critico. Perciò accade che tanti abbandonino la pratica della fede con un senso di sdegnosa superiorità, come di fronte a un residuo di medioevo. Il testo vuol dimostrare che è possibile assumere un senso critico della tradizione storica in funzione di un ripensamento con le nuove categorie, tanto da poter essere fedeli a Cristo e al nostro tempo in piena libertà. Nel cristianesimo di Dio, fatto carne come la nostra, si può parlare solo con il nostro linguaggio. A lui non si addice il tono trionfale della sacralità inaccessibile e della maestà che si colloca "nell'alto dei cieli" come continuamente risuonano le volte delle nostre chiese. D'altra parte non è vero che il testo biblico si perda nel mito e nella barbarie, invece può essere letto con i nuovi strumenti di critica e rivelare orizzonti insospettati aperti al dibattito sulla modernità.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

L'orso
L'orso

Corrado Teofili
Come in uno specchio
Come in uno specchio

Helen McCloy, M. Caselli
Uomo poco raccomandabile (Un)
Uomo poco raccomandabile (Un)

Katie Fforde, S. Caraffini
Il cinema di Nanni Moretti. Sogni & diari
Il cinema di Nanni Moretti. Sogni & diar...

Laura Rascaroli, Ewa Mazierska
Romani e barbari. Le lettere latine alle origini dell'Europa (secoli V-VIII)
Romani e barbari. Le lettere latine alle...

Manlio Simonetti, Giovanni Maria Vian