Il paradosso del bugiardo

Il paradosso del bugiardo

Limitarsi a scorgere nelle "Relazioni pericolose" un semplice romanzo libertino e fare del suo autore un altro De Sade, è limitativo e fuorviante. Bisogna leggere Freud alla luce di Laclos, e non viceversa, come accaduto fino a oggi. Visto da questa diversa angolazione, il romanzo di Laclos racconta non tanto e non solo una storia di libertinaggio, ma - grazie a un dispositivo testuale capace di suscitare un sentimento di vertigine così efficace da caratterizzare anche ogni sua trasposizione cinematografica -, mette in scena la nostra difficoltà di afferrare i suoi personaggi, risultando, secondo questa nuova interpretazione, una delle più belle opere che siano mai state scritte sul rapporto fra libro e lettore. Spesso alla base del successo di un'opera di grande popolarità ci sono caratteristiche e qualità che il vortice della fama trattiene in secondo piano. È il caso delle "Relazioni pericolose" di Choderlos de Laclos, che appartiene a pieno titolo alla nostra modernità, e ancora oggi, a oltre due secoli dalla sua nascita, si rivela una delle opere più illuminanti non solo sull'influenza che esercitiamo sugli altri e sulle piccole o grandi perversioni che albergano in ognuno di noi, ma anche e soprattutto sul rapporto fra libro e lettore.
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