L'attentato

L'attentato

"E successa una cosa terribile: hanno sparato a tuo papà. Gli hanno sparato alla testa." E il 16 novembre del 1977, Carlo Casalegno, vicedirettore della Stampa, è stato ferito dalle Br. Morirà due settimane dopo. "Servo dello Stato" lo avevano bollato i suoi assassini; per lui era un titolo d'onore. Da quel tragico evento, che ha segnato la vita di Andrea, ex militante di Lotta continua, prende le mosse questo libro scarno e essenziale; essenziale come può essere il dolore di un figlio che ha perso il proprio padre, ucciso perché persona libera e coraggiosa. Casalegno, che aveva fatto la Resistenza nel Partito d'Azione, scriveva parole durissime contro i terroristi e in difesa della legge. La ricostruzione di Andrea ci riporta a quell'anno "horribilis" (più di duemila attentati terroristici) e ancora prima, al '68, all'occupazione delle università, poi alla militanza politica in Lotta continua. Il terrorismo, lo scontro sul caso Moro, la vicenda Calabresi rimangono ferite tuttora insanabili. Il libro alterna al racconto pubblico quello privato e famigliare, regalandoci sprazzi di storia di un'Italia che non c'è più, borghese, laica e liberale, restituita attraverso episodi e personaggi che rivelano un'umanità lontana. Recuperare le parole di allora aiuta a capire quali parole possiamo usare adesso, per evitare altri lutti e altri errori.
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