Il nome giusto

Un aspirante scrittore milanese giace in fin di vita sull'asfalto di Roma. E da questa posizione, da questo limbo prima del trapasso che ci racconta la sua storia. In vita amava molto ciondolare nella libreria di Lino e i capitoli del libro sono tanti quanti i libri venduti prima che il libraio chiudesse bottega: solo quindici! Ciascun volume è venduto a un personaggio improbabile e pittoresco, oppure ordinario ma inatteso. L'incrocio fra ciascuno dei quindici libri - da Leopardi a Borges a Foster Wallace a Kafka - e la biografia dei vari clienti rappresenta sempre una bizzarra ma significativa coincidenza con la storia della vita del protagonista, speciale e al contempo profondamente qualunque com'è speciale e qualunque la vita di ogni lettore. E alla fine, accompagnando i libri invenduti al macero, capirà che il suo limbo, prima della morte, è molto simile al processo di disinchiostrazione e pulizia cui la carta macerata va incontro prima del riciclo.