La voce degli angeli

La voce degli angeli

Joseph Calvin Vaughan ha dodici anni quando, nell'estate del 1939, sua madre lo prende da parte e, con gli occhi gonfi di pianto, gli dice che suo padre è morto di "reumatismo cardiaco". Come un vero figlio del Sud, Joseph scaccia subito le lacrime, ma in cuor suo sa che non è stato il reumatismo a portarsi via suo padre, bensì la Morte, arrivata di soppiatto a High Road, lasciandosi dietro soltanto impronte di piedi nella polvere. Il 3 novembre 1939, perciò, quando in fondo a High Road viene ritrovato il corpo nudo di Alice Ruth Van Horne, Joseph sa subito che la Morte è venuta a prendere anche lei. Alice era in classe sua, e quando è stata uccisa stringeva in mano il cestino della merenda che profumava ancora di croste di pane. Per Haynes Dearing, sceriffo di Augusta Falls, la fine della ragazzina è soltanto uno di quegli orrendi crimini, opera di vagabondi o forestieri, per i quali non bisogna lasciarsi prendere dal panico, ma vigilare soltanto un po' di più. Per nove mesi le raccomandazioni di Dearing sembrano funzionare, la vicenda appare come un brutto sogno, un delitto consumato altrove e non nel seno della comunità. Il 9 agosto del 1940, però, a Silco, nella contea di Camden, una bambina di nove anni viene ritrovata proprio come Alice Ruth Van Horne, con indosso soltanto i calzini e una scarpa, al piede destro. L'anno dopo è il turno di Ellen May Levine, sette anni, denudata e percossa prima di essere uccisa.
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