L'estetica dell'assassino

L'estetica dell'assassino

"Dovevo catturare la bellezza indipendentemente dall'oggetto. O dalla persona. Catturarla significava prescindere dalla sua volontà, che non volevo. Non volevo condiscendenza, la bellezza va colta suo malgrado. Se un fiore potesse decidere, si farebbe cogliere? Proprio questo rappresentava il problema: la non condiscendenza. L'angoscia di non poter disegnare, far mia una persona, raggiunse a un certo punto livelli dolorosi. Finché capii cosa avrei dovuto fare. La cosa più semplice, l'unica possibile. Uccidere."
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