Adulti in gioco. Progettazioni formative tra caos narrazione e movimento

Adulti in gioco. Progettazioni formative tra caos narrazione e movimento

Sempre più frequentemente dai processi di insegnamento/apprendimento ci si aspetta soluzioni: come se la formazione dovesse rispondere a un bisogno di rassicurazione e riduzione dell'ansia piuttosto che produrre cambiamento e rivoluzione: la formazione resta così sterile, prescindendo dal lavoro delle persone su se stesse. Quando, invece, diventa fertile (ovvero: in grado di uscire dall'aula - essere "outdoor" - e riverberarsi nella vita)? Questo volume intesse studi e ricerche con l'esperienza sul campo, maturata in anni di progettazione e conduzione di atelier autobiografici e training outdoor, coniugando l'adultità con il gioco, la competenza con la creatività, la conoscenza con l'immaginazione, mostrando come la didattica apparentemente più "superficiale" custodisca potenzialità profonde e plurime di formazione fertile. L'outdoor è difatti qui inteso non solo come "tecnica" ma, soprattutto, come metafora: per indicare la formazione che si pone in movimento, in ricerca, in gioco. Outdoor, allora, potrà dirsi ogni formazione che, giocando, incarni e renda visibili in sé i caratteri propri della vita fuori dall'aula: caos e creatività innanzitutto. E così finanche i più "caotici" dei metodi didattici potranno, quando connotati autobiograficamente, configurarsi come discipline interiori, strategie di management della complessità, del caos e, dunque, della debolezza che appartiene alla vita reale.
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