L'apparizione di Arsinoe. Romanzo di un Fratello di Eliopoli
Questo non è un racconto immaginario, ma una prodigiosa avventura vissuta. Suggestionato da un chimico bibliofilo, dai modi strani, collezionista di vecchi libri d'occultismo, e alchimista pratico, l'Autore si decide di tentare l'evocazione dei morti. Il nuovo e misterioso amico, dopo averne abilmente suscitato la curiosità per l'aldilà , gli fornisce, come per caso ma in realtà di proposito, gli elementi materiali necessari per l'evocazione magica. Il fantasma si manifesta. E che fantasma, ossessivo, incantatore! È quello della regina d'Egitto Arsinoe, morta da quattordici secoli. Quest'ombra, cui l'Autore ha imprudentemente fornito forza vitale, gli si attacca, e lo avviluppa con le proprie oscure malìe. Comprende troppo tardi che, se non riesce a liberarsi da quell'ossessione, forse illusoria ma non per questo meno pericolosa, rischia la morte o la follia. Ci narra così delle sue lotte e delle proprie angosce; due preti lo confortano, uno con la fede e l'altro con l'esperienza derivata dalla conoscenza delle arti magiche.
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