Nella testa di una jihadista

Nella testa di una jihadista: L’inchiesta nel cuore dell’ISIS che sta facendo discutere la Francia e che scuoterà le coscienze dei lettori italiani Il saggio del momento per capire cosa spinge migliaia di occidentali ad arruolarsi nell’esercito dello Stato Islamico: già 15.000 dal 2010 a oggi Un’inchiesta durata mesi su un fenomeno che sta coinvolgendo anche l’Italia - Una giornalista francese specializzata in terrorismo, Anna Erelle, per scrivere un reportage sul fenomeno dei giovani occidentali arruolati dallo Stato islamico si è creata un falso profilo Facebook e ha finto di essere una ventenne francese convertita all'Islam e interessata ad abbracciare la Jihad. Su Facebook ha conosciuto un certo Bilel, giovane siriano, che ha poi scoperto essere il braccio destro del terrorista iracheno più ricercato dall'FBI, Abou Bakr al-Baghdadi, califfo dello Stato islamico. Nel giro di qualche settimana Bilel, dopo aver chattato con Melanie su Skype ogni giorno, si innamora di lei e le chiede di raggiungerlo in Siria per sposarlo e unirsi a lui nella lotta armata. Anna/Melanie parte per Amsterdam insieme a un collega fotografo e finge di accettare la richiesta di Bilel. Dovrà poi andare a Istanbul e quindi in Siria. In realtà vuole arrivare ad Amsterdam per intervistare Lola, una giovane belga convertita, in partenza (veramente) per la Siria, e poi andare al confine con la Siria per raccogliere informazioni sul luogo, intervistare Guitone, un informatore segreto, e tornare in Francia per concludere il reportage. Ma non tutto va come previsto, e Anna/Melanie è costretta a tornare a Parigi. Cancellato il suo account Facebook e gettati i telefoni cellulari che aveva dato a Bilel, Anna riceve minacce sul suo account skype e una telefonata da Bilel in ufficio, segno che è riuscito a rintracciarla nonostante tutto... Sono trascorsi alcuni mesi dall'ultimo contatto con Bilel e la giornalista ha dovuto cambiare casa, telefono e vive sotto scorta. Bilel ha lanciato una fatwa contro di lei pubblicando un video su internet. Le voci sulla morte del terrorista in un'imboscata, inoltre, non sono attendibili... The investigation into the heart of ISIS who is doing the arguing France and that will shake the consciences Italian readers The Sage of time to understand what drives thousands of Westerners to enlist in the army of the Islamic State: already 15,000 by 2010 today An investigation for months on a phenomenon that is affecting the Italy-A French journalist specializing in terrorism, Anna Erelle, to write a report on the phenomenon of young people enrolled in the Western Islamic State has created a fake Facebook profile and pretended to be a 20-year-old French convert to Islam and concerned to embrace Jihad. On Facebook he met some young Syrian, Mohammed, who later turned out to be the right-hand man of Iraqi terrorist most wanted by the FBI, Abou Bakr al-Baghdadi, Caliph of the Islamic State. Within a few weeks, after Akbar chatted with Melanie on Skype every day, falls in love with her and asks her to join him in Syria to marry him and join him in armed struggle. Anna/Melanie departs for Amsterdam with a fellow photographer and pretends to accept the request of Akbar. Will then go to Istanbul and then to Syria. Actually want to get to Amsterdam to interview Lola, a young Belgian converted, leaving (really) to Syria, and then go to the border with Syria to collect information, interview Guitone, a confidential informant, and return in France to conclude the report. But not everything goes as planned, and Anna/Melanie is forced to return to Paris. Deleted his Facebook account and thrown cell phones that had given Faisal, Anna receives threats on your skype account and a phone call from Mohammed in the Office, a sign that he has managed to locate her despite everything ... A few months have passed since the last contact with Bilel and the journalist had to move home, phone and lives under guard. Akbar launched a fatwa against her by posting a video on the internet. Death rumors of terrorist ambushed, moreover, are not to be trusted ...