Fuoco amico a Bari

Fuoco amico a Bari

Nella memoria storica dei baresi c'è una data, quella del 2 dicembre 1943, che ricorda le deflagranti esplosioni provocate da centinaia di bombe sganciate ad opera dell'aviazione tedesca, sulla città e in particolare sul porto, con la conseguente strage di oltre mille morti tra militari anglo-americani e civili indigeni. Nella stessa memoria manca, viceversa, il ricordo di altre centinaia di morti perché, intossicati da un gas sprigionatosi nell'occasione dalle circa duemila bombe nelle stive di una di quelle navi, l'americana John Harvey, mancarono di adeguate terapie, non avendo il Comando Generale di Algeri, nella persona di Dwight Eisenhower, segnalato la presenza del carico, avendo anzi cinicamente disposto il top-secret su tutto quanto riguardasse quell'evento. Questo pamphlet narra di un teorico procedimento civile, ben possibile nei confronti dei governi degli USA e del Regno Unito, responsabili di quella segretazione, nel tentativo di colmare quel vuoto di memoria.
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