I manifesti rosacrociani

I manifesti rosacrociani

Frances Amelia Yates (1899-1981) condusse, all’interno del Warburg Institute, magistrali ricerche su alcuni temi fondamentali della storia culturale europea del Cinquecento e del Seicento. L’importanza del piccolo libro che qui si presenta consiste nell’aver posto la magia ermetica e la tradizione kabbalistica della misteriosa confraternita dei Rosa-Croce alla base dell’audace tentativo di rinnovamento culturale e morale nella Germania del primo Seicento contro l’egemonia asburgica e l’offensiva restauratrice della Controriforma. Se l’operazione politica è sconfitta nelle vicende drammatiche che danno inizio alla Guerra dei Trent’anni, le correnti intellettuali che hanno formulato i primi testi rosacrociani resistono alla feroce repressione e influiscono su un vasto movimento di pensiero che circola per tutta l’Europa del Seicento. Sono qui presentati i due manifesti fondanti la confraternita dei Rosa-Croce, la Fama fraternitatis e la Confessio fraternitatis, un fervido invito, espresso in un linguaggio immaginifico ed esoterico, a un rinnovamento del sapere che attinga la perfezione a cui l’uomo, in quanto microcosmo, è destinato. I due manifesti sono anonimi, e la Yates non li attribuisce, come altri studiosi, a Christian Rosenkreutz, su cui è disponibile, nella collana Conoscenza religiosa, il testo di J.V. Andreae, "Le nozze chimiche" di Christian Rosenkreutz, pubblicato a Strasburgo nel 1616.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare