La furia del codardo. Racconti da una sezione d’isolamento di un militante dell’ETA
“Tutto quello che racconto è vero, anche se magari non è successo tale e quale a come lo racconto”, diceva più o meno così Lucía Berlin. Tutto quello che Fernando racconta è vero. E se lo racconta lui, o un alter ego traboccante di rabbia, è qualcosa che dovrà decidere il lettore. Fernando è in carcere dal 2001, sopravvissuto a più di vent’anni di reclusione nelle sezioni d’isolamento. Con molta probabilità, almeno a partire dalla morte di Franco, una simile permanenza gli fa vantare un sinistro record. Fernando è un sopravvissuto che ha deciso di scrivere un libro. Il regime d’isolamento, nella sua disumanità, non toglie umanità a chi lo subisce, ma a chi lo impone, lo permette o lo ignora. Leggendo questo libro non si hanno più scuse.
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