Piumini e catene. Storie di maranza
Li vedi sempre negli stessi luoghi: spazi anonimi, propri di chi crede di non avere alternative. Campetti spelati, cortili d’asfalto dove l’erba non cresce più da anni, stazioni periferiche. Non sono luoghi scelti: sono luoghi rimasti. Spazi che si occupano quando il resto del territorio è già stato preso da altri, più silenziosi, più ordinati, più riconosciuti. Li chiamiamo Maranza. Un nome che non promette nulla: il nome del futuro che non abbiamo ancora avuto il coraggio di immaginare. Perché prima dobbiamo sondarlo, comprenderlo. Alessio Gallicola e Roberto Arditti ci aiutano a farlo raccontando queste storie con il taglio della cronaca e dell’analisi, senza giudizi né retorica, e tantomeno soluzioni, che spettano ad altri. Ma il tempo stringe. E la realtà può trasformarsi in emergenza.
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