Là dove divergono le parallele

Là dove divergono le parallele

"Da una nuvola, sopra un pianeta non ancora infettato da ogni forma di vita, si condensa la prima goccia d'acqua; subito dopo pioverà. Ora però fermiamoci qui, su questa prima goccia sospesa immobile nel cielo come fosse una perla di mercurio sulla quale si rispecchia tutta la nuvola che la sovrasta e di cui poco prima faceva parte. Qui sulla Terra, un poeta potrebbe supporre che il minaccioso cumulo avesse voluto generar la goccia proprio per rispecchiarvisi. In altri termini: quello sarebbe stato il solo ed unico modo per avere nozione di sé, nonostante rimpicciolito, deformato e chiuso su se stesso, sulla superficie di quella perla liquida. Attenzione, però: ho premesso: "un mondo desolato e privo di vita" dove, per quel nimbo, non ci sarebbe stata nessun'altra possibilità. Da tanto, per me, ne consegue che, la forma reale della nuvola sarebbe quella riflessa sulla goccia. (...)"
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