La sfiducia e la diffidenza. Metodologia clinica per i casi difficili

La sfiducia e la diffidenza. Metodologia clinica per i casi difficili

Fallimenti e difficoltà dei trattamenti costringono a riflettere sui modelli teorici e inducono a ritornare alla clinica. Da questo punto di vista, i disturbi dell'alleanza possono diventare, anzichè un ostacolo, una via di accesso al male più profondo del paziente e alla lesione della sua relazione con il mondo, di cui i curanti fanno parte. Il criterio di disturbo della fiducia di base consente una riorganizzazione teorica di particolare interesse. Un esempio rilevante è quello delle 'nuove patologie' (cosiddette per la frequenza con cui si manifestano attualmente) nelle quali, attraverso l'alleanza diagnostica, è possibile evidenziare la lesione della fiducia riguardo all'esistenza stessa di una processualità evolutiva negli esseri umani. Il concetto di relazione d'oggetto, così come quelli di stato primitivo, di attaccamento, di dissociazione e suoi derivati sono a loro volta profondamente modificati. Questo libro evidenzia in quale misura il problema del disturbo della fiducia possa essere determinante sia nei primi colloqui sia nell'organizzazione della struttura della terapia, qualunque sia la tecnica secondo la quale essa è condotta.
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