Autocoscienza, metodo, negatività. Studi sulla Fenomenologia dello Spirito e la sua ricezione

Autocoscienza, metodo, negatività. Studi sulla Fenomenologia dello Spirito e la sua ricezione

Molto probabilmente non si può più essere hegeliani, almeno nel senso in cui lo stesso Hegel scriveva che "non si può più essere platonici". Tuttavia, sarebbe certo ingenuo e svantaggioso presumere di avere esplorato e giudicato a sufficienza la filosofia di Hegel e la Fenomenologia in particolare, per molti la maggiore opera del filosofo e in ogni caso quella che introduce alla "scienza" anticipandone gran parte dei temi, e che ha conservato un suo posto nel sistema maturo. Il conoscere filosofico esige sempre di nuovo l'impegno a confrontarsi con questo testo classico cercando di distinguere quel che esso può rivelare, quando ci si disponga a riconoscerne, fino a prova contraria, la "interiore necessità" e a seguirne le argomentazioni - da quello che ha già sedimentato attraverso la tradizione e da ciò che quest'ultima ha sovrapposto ai contenuti originali. Nella prima parte di questo volume gli autori offrono delle rigorose e non convenzionali chiavi di lettura della Fenomenologia, nella seconda esaminano due momenti importanti della sua "Wirkungsgeschichte" in Germania e in Italia.
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