Happy Days. Questa è l'America

Happy Days. Questa è l'America

Date un'occhiata agli americani nel loro habitat naturale. Vedrete i classici tipi suburbani vagare per enormi complessi commerciali, con quella straordinaria camminata virile e ondeggiante che hanno gli uomini in presenza di grandi quantità di cianfrusaglie; vedrete supermamme ultraefficienti che presiedono vendite all'asta della scuola, organizzano l'associazione genitori-insegnanti e pesano meno dei loro figli; vedrete quei tipi lavoro-dipendenti che salgono in aereo parlando al cellulare in preda a una specie di panico, perché sanno che quando il portellone si chiuderà dovranno spegnere il loro prezioso telefono, e sarà come se qualcuno stesse pestando loro la trachea. Osservando tutto ciò potreste arrivare alla conclusione che gli americani non siano proprio le persone più profonde della terra. Infatti, ci sono milioni di individui sparsi per il mondo che li considerano i grandi babbei del globo: lavorano duramente e sono divertenti, ma anche materialisti e spiritualmente superficiali. Ma passando in macchina per i sobborghi a sviluppo incontrollato o mangiando in un ristorante di qualche catena dal nome improbabile, diverse domande fanno capolino. Sono davvero superficiali come sembrano? E c'è qualcosa che li unisce al di là delle differenze determinate da politica, colore della pelle, classe e geografia? Cosa significa essere americani? Be', la mentalità è importante. A volte è tutto ciò che importa. Diversi come sono, compiaciuti come talvolta sembrano, gli americani sono uniti da una mentalità comune, che hanno ereditato dai loro antenati e che tramandano, qualche volta senza riflettervi, ai figli. Sono uniti da una predisposizione per l'avvenire. Guardano il presente dalla prospettiva del futuro. Sono stuzzicati, ogni secondo di ogni giorno, dalla consapevolezza delle grandiose possibilità che stanno davanti a loro, dall'abbondanza cui possono attingere appena al di là della montagna successiva. Questa mentalità li porta a lavorare duramente, a trasferirsi più di qualunque altro popolo della terra, a cambiare lavoro, a cambiare religione. Li rende ansiosi e ottimisti, maniaci e scombussolati. Anche nella superficialità della vita moderna, c'è un impulso profondo che ancora batte nel cuore degli americani medi. Tale impulso è l'argomento di questo libro.
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