Il risveglio di Israele. Roma e Gerusalemme, l'ultima questione nazionale

Il risveglio di Israele. Roma e Gerusalemme, l'ultima questione nazionale

"Tutto quel che abbiamo tentato di fare è già in questo libro": con queste parole, nel suo diario, Theodor Herzl accoglie e riscopre, mentre attende alla stesura del suo Judenstaat, lo scritto di Moses Hess "Rom und Jerusalem". Proprio in queste pagine del 1862 - in parte sotto forma di Lettere, in parte in forma più sistematica - Hess individua un problema reale, che si sarebbe imposto all'attenzione della storia europea tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento: le masse ebraiche disperse per l'Europa e per il mondo costituiscono un popolo e una nazione e come ogni popolo e ogni nazione hanno diritto ad uno Stato. Ecco perché, quando gli ebrei decisero di prendere nelle loro mani il proprio destino e, da Herzl in poi, si impegnarono in un progetto che avrebbe trovato realizzazione nello Stato di Israele, tutti coloro che lessero "Rom und Jerusalem" lo considerarono il primo contributo alla "Causa Ebraica", il primo appello rivolto al popolo ebraico a diventare un popolo normale, un popolo con uno Stato e una terra in grado di ospitarlo e di garantirne l'esistenza e la libertà.
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