La montagna sacra

La montagna sacra

Maggio 1995. In un bar di Woodstock, tra un concitato vociare di cadenze europee, si incontrano due singolari personaggi. Il primo è una delle più indiscusse autorità del buddhismo tibetano in America, colui che il Dalai Lama ha ribattezato tenzin, il Sostenitore della Dottrina; il secondo è uno scrittore dalla vita turbolenta, segnata da alcool, relazioni instabili e ambizioni frustrate. Nulla li accomuna, se non il luogo di nascita, Woodstock appunto, un posto ottuso e mondano per il primo, attraente per il secondo. Eppure, tra presentazioni e convenevoli, dolci e caffè, i due progettano insieme una spedizione sul Kailash."Al centro della terra si innalza una grande montagna / Signora delle Nevi, maestosa, ancorata al mare, (...) / pietra di paragone d'ogni cosa creata": così i versi di un antico poema sancrito celebrano il Kailash, il monte che, nella tradizione buddhista tibetana, è il centro dell'universo, la sede del palazzo dell'Illuminato e delle sessantadue divinità beate.Per Tezin, il Kailash non evoca soltanto il cuore della dottrina buddista, ma è la chiave per accedere al mutamento vero dell'esistenza. Per lo scrittore dalla vita turbolenta rappresenta, invece, il bisogno disperato di sottoporsi ad una disciplina e, insieme, neve e gelo, altitudini inebrianti e paesaggi incomparabili.Questi due punti di vista, così opposti e complementari, alimentano il racconto della spedizione racchiuso in questo libro e ne fanno una delle più complete descrizioni del Kailash e della civiltà tibetana. Dall'altopiano tibetano alle catene himalayane fino ai monti nepalesi, i riti, la natura, i volti di questa parte del mondo non ancora abbandonata dal sacro si offrono nelle sue pagine.
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