Lo scultore della sabbia

Lo scultore della sabbia

Come tutti i ragazzi del suo piccolo villaggio non lontano da Goa, Jesu D'Costa si guadagna da vivere andando per mare. Ma non è come Francis la Pertica o come Sebastian, i pescatori che hanno un solo pensiero in testa: tornare ogni giorno a riva con un'infinità di maccarelli boccheggianti. Jesu D'Costa è un artista. Quando le barche rientrano, e le donne si recano al mercato con i pesci, Jesu se la fila lungo la spiaggia, lontano dalle reti e dalle barche. Lì affonda le mani nel terreno e modella meraviglie di sabbia. Fino a qualche tempo fa, scolpiva intere città di minareti, tunnel e torri, con ripide gradinate, stanze segrete, uomini con l'elmetto che fanno marciare schiavi dai capelli crespi sui fianchi delle dune di sabbia bagnate di spruzzi... centinaia di meravigliose scene spazzate via puntualmente dall'alta marea. Una notte, però, in cui la luna sbilenca era offuscata dalle nuvole, Jesu D'Costa, camminando sulla spiaggia, è inciampato in un lembo di seta attorcigliato che sbucava dalla sabbia. Era il lembo di una sari che avvolgeva il corpo meraviglioso di una donna. Giaceva in una stretta culla che i venti avevano scavato sulla spiaggia, cosce e caviglie rilassate sotto la sottile membrana di sabbia finissima, il viso pallido, la punta dei seni nudi al cielo. Da quella notte la vita di Jesu D'Costa, lo scultore della sabbia, è cambiata... Con la sua scrittura ariosa ed elegante, Meera Nair, il nuovo talento della narrativa angloindiana, ci offre dieci piccole storie, dieci preziose miniature della vita in India oggi. Uniti dal filo conduttore dell'improvvisa irruzione dell'inaspettato e dell'estraneo nella vita quotidiana (nello "Scultore della sabbia", il cadavere della donna; in "Video", la visione di un film porno che muta radicalmente l'esistenza di un capofamiglia, trasformando la sua concezione del sesso, dell'intimità e persino della vita pubblica; in "Un caloroso benvenuto al Presidente", la visita di Bill Clinton in un piccolo villaggio indiano che pensa bene di costruire un bagno nuovo di zecca ... ) questi racconti ci mostrano, con uno humour e una levità che è raro trovare sulla scena odierna della letteratura internazionale, il cuore della vecchia India alle prese col mondo moderno.
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