Le ultime ragazze

Le ultime ragazze

Harriet Holding si aggira nell'immensa hall del Peabody Hotel, il celebre albergo di Memphis in cui, come ha scritto William Faulkner, incomincia veramente il Mississippi, stupita di trovarsi di nuovo nel lussureggiante, profondo Sud, al cospetto di lampadari giganteschi, pavimenti di marmo, palme, tappeti orientali e grandi divani su cui affascinanti ereditiere bionde si confidano sogni, segreti e speranze inimmaginabili. Fuori il Mississippi, marrone, lucente, brilla nel sole come il vetro scuro delle vecchie bottiglie, e i piroscafi, con le bandiere svolazzanti e i fumaioli che luccicano, galleggiano placidamente ancorati come signore ben vestite per la chiesa. Ogni cosa sembra simile a trentaquattro anni fa, a quella meravigliosa giornata di giugno della metà degli anni Sessanta in cui Harriet, Baby Ballou, Courtney Gray, Catherine Wilson, Anna Todd e altre sette intrepide ragazze del Mary Scott College si imbarcarono, per percorrere il Mississippi giù fino a New Orleans, sulla "Daisy Pickett", una chiatta di legno tenuta a galla da fusti di petrolio e con a bordo qualche zanzariera, un secchio per la doccia e vecchie e consunte brandine militari. L'idea era venuta a Baby, che voleva a tutti i costi poter dire un giorno la bellissima frase che Huck e Jim pronunciano nelle "Avventure di Huckleberry Finn", il romanzo di Mark Twain: "è una vita magnifica vivere sopra una zattera". Ogni cosa sembra davvero simile a quegli anni, ma Harriet lo sa, è una sciocca e vana illusione poter rivivere il passato. Con Courtney, che oggi fa disperatamente i conti con le grettezze della città di provincia in cui vive; con Catherine, prigioniera del suo terzo 'felice' matrimonio; e con Anna, che scrive romanzi rosa per sfuggire alle tragedie della sua esistenza, Harriet, che non si è mai sposata e non sa nemmeno perché, si imbarcherà sul 'Belle of Natchez' e farà lo stesso identico viaggio di trentaquattro anni fa. Questa volta però non su una chiatta sgangherata, ma su un lussuoso battello a vapore, e non in compagnia della bella Baby Ballou, ma di un triste bagaglio: le ceneri di Baby che, una volta raggiunta New Orleans, saranno restituite al fiume. Acclamato dalla stampa americana come un "Grande Freddo" al femminile, "Le ultime ragazze" celebra con tenerezza e levità i sogni e le disillusioni di quattro donne e mostra come, nel cuore dell'età adulta, possa ancora soffiare il vento impetuoso della gioventù.
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