Attentati a Mussolini. Attività sovversive dalle carte d'archivio (1931-1941)

Attentati a Mussolini. Attività sovversive dalle carte d'archivio (1931-1941)

Dal 1926 al 1932 furono sette gli attentati a Mussolini confermati dalle fonti, di cui quattro sventati prima di essere messi in atto, mentre sugli altri tre restano ancora oggi molte ombre. Attentati che spesso approfittavano degli spostamenti del Duce o della sua presenza in luoghi pubblici in occasione di inaugurazioni di monumenti, scuole, edifici pubblici. Ogni città si preparava dunque ad accoglierlo con sfarzo, ma anche con grande fermento da parte dell' apparato poliziesco di sicurezza. La visita di Mussolini ad Ancona non fece eccezione: tutto l'apparato fascista anconetano impiegò valenti professionisti al fine di preparare una scenografia fastosa. A completamento dell'opera, 50.000 lampadine colorate erano state installate su monumenti, chiese, edifici pubblici, al fine di rendere il capoluogo dorico ancora più sfavillante. In modo inaspettato tuttavia il Duce, probabilmente per motivi di sicurezza, arrivò alle 11 del mattino e ripartì dopo solo due ore, senza dunque poter contemplare la bellezza notturna di Ancona. Città che, va detto, gli era sempre stata ostile.
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