Sulle onde, cercando di non affogare

Sulle onde, cercando di non affogare

"Le sensazioni non hanno un corpo fisico che permane... Non possono essere scritte, perché un attimo dopo non possono più essere le stesse sensazioni, saranno altre... Si perdono, vagano come una stella che si va bruciando nella sua ultima corsa, prima di diventare polvere cosmica. Lei... quando siamo saliti su, verso quella collina per ritirare dalla Forestale quelle 60 piantine, sessanta o poco più, come i suoi ed i miei anni, Lei le ha accarezzate e riposte con cura. Sono Sugare, Corbezzoli, Pini, Lecci, Carrubi, Mirti... Sono come neonati che aspettano la prima poppata... Non le vedremo diventare alberi adulti, non tutte, Ma Lei le curerà una per una, sussurrerà anche, quando darà loro la prima acqua, come ha già fatto tante altre volte, anche quando sentiva che sarebbe andata via di lì, un giorno... E una cosa strana, vederla tornare bambina quando ha fra le mani una piantina... La dolcezza della madre torna fuori, ma il suo "ruolo" senti che è cambiato, ora è una donna che ama dei figli che non vedrà mai grandi... Senti e tocchi con mano che il suo amore è diventato universale. E io... Quando "crescerò"?"
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