La figlia del Vate

La figlia del Vate

Renata, la figlia del Vate, qualche anno dopo la morte del padre, ne rievoca la memoria leggendo e recitando alcuni brani e poesie tratti dalla copiosa produzione dannunziana. La sceneggiatura si snoda su due registri paralleli. Il primo registro è storico-documentaristico, rigorosamente ricostruito attraverso la produzione epistolare dannunziana. Il secondo registro, più libero e creativo riguarda il commento che la protagonista esprime su alcune opere di suo padre. Quanto alle opere dannunziane citate, ne riportiamo di seguito l'elenco in ordine di citazione: "Sogno d'un mattino di primavera", "Forse che sì, forse che no", "Notturno", "Il Libro Segreto", "La città morta" e "Il Fuoco".
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Breve storia dell'Islam
Breve storia dell'Islam

Silverstein, Adam J.
Kierkegaard
Kierkegaard

Rocca Ettore
Bellezza inconsueta
Bellezza inconsueta

De Giosa, Onofrio
Voci nella tempesta
Voci nella tempesta

Francesca R., Rombol