Fiabe per bimbi grandi

Fiabe per bimbi grandi

Percepì nettamente il dolore della ferita e si svegliò che era già pomeriggio, toccandosi la caviglia ancora gonfia e dolorante. Lo trovò così la ragazza, ultima di quel gruppetto di lavandaie, per essersi attardata a fare un bagno nel laghetto. Aveva ancora i capelli bagnati e portava in spalla la gerla col bucato da stendere. "Chi sei?", chiese lei rivolta al vecchio. "Credo di chiamarmi Paco, ma non so altro", rispose lui, abbassando la testa. "Come sarebbe a dire?", lo apostrofò la ragazza già pronta a ridere per lo scherzo. "ho perso la memoria e non so dove trovarla", disse a precipizio l'uomo. Dopo una pausa di perplessità, la ragazza decise di credergli perché non aveva motivo di ritenerlo un impostore e gli chiese curiosa: "Ma almeno sai com'è fatta? Sapresti riconoscerla se te la trovassi davanti all'improvviso?" "Se me la ricordassi, non avrei bisogno di andarla a cercare, la mia memoria"...
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