Scarparella-Ciao zio-I figli della Ippona

Scarparella-Ciao zio-I figli della Ippona

La dimensione teatrale e l'ambientazione in una realtà povera e contadina del sud Italia, negli anni a cavallo tra le due guerre, costituiscono il filo conduttore che lega i tre racconti proposti. "Scarparella" è uno sfaticato ciabattino che trascorre le proprie giornate all'osteria facendosi i fatti degli altri; è un tipo scaltro, che non sa scrivere né fare di conto, ma che sopravvive alle difficoltà che la quotidianità gli riserva e riesce ad essere utile alla collettività, combinando tra l'altro il matrimonio tra due giovani ragazzi. Don Carlo, protagonista principale in "I figli della Ippona", è una guardia comunale odiata da tutto il paese. Lo scopo principale nella vita di don Carlo è far rispettare agli altri l'ordine e le regole. È per questo che per liberarsi di un gruppo di rumorosi ragazzini inventa un divertente stratagemma che si dimostra vincente grazie al fatto che la maggior parte delle persone del paese è analfabeta. "Ciao zio" infine è un racconto che propone la squallida realtà di una famiglia che litiga per l'assegnazione delle stanze di una casa ricevuta in eredità. Una divertente filosofia spicciola conferisce ai racconti vitalità e quel senso vivo del possibile che può avvincere il lettore.
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