L'arte di tacere. Seguita dall'arte dello scrivere poco e bene

L'arte di tacere. Seguita dall'arte dello scrivere poco e bene

A rigore, non si potrebbe parlare del silenzio. O meglio ancora, dovremmo "smettere di tacere soltanto quando abbiamo qualcosa da dire che valga più del silenzio". E questa piccola opera sapiente è proprio un'arte del parlare e dello scrivere poco, a proposito, sensatamente, del non aprire bocca a vanvera. L'arte di tacere è anche un'arte dell'eloquenza del corpo, che la civiltà cristiana per lungo tempo ha ignorato, pur essendo un capitolo importante della retorica classica. Ed è così che si giunge a una vera padronanza di sé: "L'uomo non è mai tanto padrone di sé quanto lo è nel silenzio". L'uomo che parla poco e scrive solo cose essenziali sarà migliore scrittore, e miglior politico.
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