Cucinare col Fernet Branca

Cucinare col Fernet Branca

Gerald Samper è un ghost-writer di nazionalità britannica, uno scrittore-ombra specializzato in autobiografie di campioni sportivi. È un gentiluomo inglese, un fine umorista, un cuoco d'avanguardia. Misantropo come ogni vero artista, ha scelto di vivere in un remoto casale toscano, totalmente immerso nella natura boscosa salvo che per un rudere distante un centinaio di metri. Sorpresa: il rudere è abitato. Marta, misteriosa musicista in fuga da una famiglia di mafiosi dell'est europeo, è una rumorosa e stravagante vicina che turba la pace di Gerald e mette a dura prova i suoi nervi. È odio a prima vista. Il risultato è esilarante. Nonostante la sua miglior buona volontà, Gerald non riesce mai a mantenere quell'amata imperturbabilità britannica a cui aspirerebbe. Unica sua consolazione, e vero rifugio di salvezza, sono le sue avventurose ricette culinarie - ma più che ricette forse bisognerebbe chiamarle poesie, o happening gastronomici - in cui da vero giocoliere dei fornelli riesce a coniugare sapori che noi poveri mortali riterremmo inconciliabili: ma lì sta il genio. Non è da tutti, infatti, saper apprezzare delle croccanti cozze al cioccolato, né a tutti i palati è dato saper gioire di un fresco gelato all'aglio e Fernet Branca. "Cucinare col Fernet Branca" è la straordinaria parodia dei ricchi stranieri immersi nella dolce vita italiana. Il tradizionale humour inglese raggiunge in James Hamilton-Paterson vette di irresistibile comicità cui si alternano momenti di satira mordace - di cui fanno le spese i vari dogmi di cui è costellata la nostra società - e momenti drammatici nei quali però non viene mai meno il sottile pepe dell'ironia.
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