Amsterdam. La rete uccide

Amsterdam. La rete uccide

Amsterdam: Michael Bellicher lavora per una delle più grandi agenzie di consulenza del mondo. Tutto ciò che desidera sembra a portata di mano. Finché un giorno, dopo cinque anni, rivede il fratello. L'incontro, sorprendente e di cui il lettore scoprirà le circostanze solo più avanti, mette in questione la sua stessa identità. Michael crolla e viene licenziato. Per non farsi buttar fuori, una notte si nasconde nella mensa dell'impresa, e diventa per caso testimone di qualcosa che non avrebbe mai dovuto vedere. Da quel momento è braccato dalla polizia e da personaggi misteriosi quanto spietati. Ovunque si rifugi incappa nello sfuggente "signor Miller", che sembra sapere tutto di lui. Attraverso il controllo del web una misteriosa organizzazione spia le vite di milioni di persone e ogni mossa dello stesso Michael braccato per le vie di Amsterdam. La pervasività della tecnologia dell'informazione, la solitudine dell'individuo e la fragilità dell'identità personale sono i temi che affiorano in questo thriller dell'era Internet e che den Tex racconta con una scrittura secca e coinvolgente.
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