Un matrimonio perfetto

Un matrimonio perfetto

Carla Cerati ha pubblicato Un matrimonio perfetto nel 1975 ma il tema di questo suo secondo romanzo risulta di tale attualità che la Frassinelli - in ciò sollecitata anche dal successo ottenuto da La cattiva figlia - da deciso di riproporlo in una versione interamente riveduta dall'autrice. La storia è quella di un amore adolescente nato durante la guerra, nei giorni drammatici del fascismo ormai agonizzante e della Resistenza. Un tenero sentimento che sfocia nel matrimonio: un matrimonio - come suggerisce il titolo scopertamente ambiguo - "perfetto", ossia vissuto, consumato, finito e in un certo senso esemplare: tra i due, l'uomo si limita a subire il rapporto, distratto dal proprio violento bisogno di affermarsi socialmente mentre la donna ne individua sempre più gli aspetti oppressivi e contraddittori arrivando a rendersi conto di aver perduto la propria identità. Con la rabbia e la deternimazione di chi è risoluta a ritrovare se stessa la protagonista narra la vicenda in prima persona, maturando a poco a poco la convinzione che solo affrontando i problemi e i nodi irrisolti di una condizione che è rimasta immutata nei secoli, e che da tempo mostra la corda, si può compiere un primo passo verso nuovi, più avanzati traguardi; e se per farlo è necessario accettare la solitudine, ebbene - suggerisce con lucidità l'autrice - bisognerà affrontare anche questa prova. Un libro autentico, sincero, che non si risolve mai in una semplice ricostruzione o rievocazione di un percorso individuale ma che, al contrario, riesce a coinvolgere il lettore emotivamente e intellettualmente per l'armonico intrecciarsi di una storia privata alle vicende di un'epoca che è giusto non dimenticare.
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