Nel mondo grande

Nel mondo grande

Sospeso magicamente tra narrazione e poesia, un racconto toccante di memoria, guerra e perduta innocenza che abbraccia oltre settant'anni di storia. Sullo scenario suggestivo di un'Australia evocata attraverso una sguardo penetrante e asciutto, due uomini profondamente diversi tra loro - Vic e Diger - mettono in gioco senza ipocrisie le loro esistenze, sfidando con autenticità e coraggio il ruolo che un destino cieco ha loro affidato. L'uno con la sua impulsività fugge da un passato fatto di povertà infinita e umiliazioni, l'altro cerca il suo punto d'appoggio e la sua àncora nei ricordi: due uomini uniti da un grande senso di comunione spirituale, testimoni muti e implacabili, come solo i "reduci" sanno esserlo, di un secolo senza pace. Dall'epoca della grande Depressione all'orrore del conflitto mondiale fino a una improbabile età dell'abbondanza, la miseria, la solitudine, il tentativo di affermare se stessi, e soprattutto la violenza di una guerra tanto crudele quanto incomprensibile, consumata in una terra lontana, segneranno per sempre la loro identità, il rappporto con la famiglia e l'universo degli affetti. E intorno a loro, quasi come un coro di voci e di punti di vista che fanno da eco alla loro interiorità, si agita un'umanità dolente affettuosa, credibilissima nei suoi gesti e nelle sue parole che suonano insieme emblematiche e quotidiane, intense nella loro semplicità, commoventi nella loro verità: la madre, la sorella, i compagni di scuola, il fratellino, l'amata, l'amico, il nemico... Un romanzo indimenticabile, sorretto da una rara spinta emotiva, in cui i rapporti tra spazio e immaginazione diventano i poli ideali di una scrittura ora lirica, quasi sognante, ora crudele e affilata come una lama.
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