Lo stato delle anime

Fine dell'Ottocento. Nel paese di Abinei, arroccato sui monti della Sardegna orientale, un superiore ordine divino ha sempre pareggiato il conto tra vivi e morti, giacché a ogni nascita corrisponde un trapasso, e viceversa: così nulla cambia mai. Ma la strana morte dell'anziana e ricca vedova del notaio - mentre nel villaggio una donna partorisce due gemelli - altera la secolare immobilità matematica della torpida comunità. Il medico, Pierluigi Delionis, ai numeri non ci bada, però in questa fine vede qualcosa di innaturale, di terribile. Di fatto, pensa a un omicidio, perciò chiede aiuto a un vecchio compagno di studi, il celebre imbalsamatore Efisio Marini, che accetta di eseguire l'autopsia sul cadavere, confermando le sue ipotesi. I sospetti cadono sulla figlia naturale dello scomparso notaio, Graziana, bellissima e coraggiosa, una femmina regale. Ma l'ombra che minaccia Abinei purtroppo si allunga: altri delitti si susseguono al primo, perpetrati con la medesima raffinatezza e con il ricorso a una macabra simbologia.