Niente di grave
Louise e Adrien erano felici insieme. Giovani, ricchi, fortunati, si amavano sin dall'adolescenza con un rapporto totale, complice e scanzonato. Ma in quel matrimonio si insinua a un tratto l'ombra gelida e fatale di un'altra donna: l'ex top model amante del padre di lui, per la quale Adrien abbandona la moglie. All'improvviso il mondo di Louise crolla e la sua fragilità e le sue insicurezze esplodono, travolgendola. Sola, debole, disperata, precipita in un vortice di depressione e solitudine, in un mare di tristezza. Quando finalmente ne risale, aiutata dal nuovo amore, Pablo, che le rimane accanto paziente, vede il marito con altri occhi: ne riconosce l'egoismo - l'aveva spinta ad abortire per non turbare uno snodo cruciale della sua carriera - e la fatuità , ma fa chiarezza anche dentro sé. In uno stile asciutto, diretto e profondamente sincero, che sa trovare il giusto distacco da un materiale autobiografico ancora dolorosamente vivo, una confessione-liberazione in cui Justine Lévy non cela nulla del suo tormento interiore e, colpendo se stessa senza pietà , fa emergere per contrasto il desolante vuoto di chi le sta attorno.
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