Fine del mondo non è per domani (La)

Fine del mondo non è per domani (La)

Il grande storico della fine dell'epoca antica e di sant'Agostino Henri-Irénée Marrou -, scrive questo saggio mentre infuria la seconda guerra mondiale e tutto attorno è morte e distruzione. Nelle librerie il libro più venduto era "'Apocalisse" Il clima di sgomento e di patimenti induceva a pensare alla "fine del mondo". Memore del detto evangelico "non conoscete né l'ora né il giorno", Marrou svolge una intelligente demitizzazione del discorso apocalittico come proiezione irrazionale delle nostre paure sul destino del mondo e dell'umanità. Ma non si fugge dalle proprie paure, perché è come fuggire dalle proprie responsabilità. E di solito c'è sempre qualcuno che sfrutta queste inquietudini per i propri interessi: economici o politici. Togliendo al mondo quel sano impulso della speranza. Un saggio che aiuta a vincere paure irrazionali, spesso fondate su falsi miti e credenze, come quello dell'imminente apocalisse del 2012. Introduzione di Franco Cardini. Postfazione di Pier Angelo Carozzi.
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