Fogli dal tascapane

Fogli dal tascapane

Max Frisch, non ancora laureato in architettura, è un militare cannoniere dell'esercito svizzero. Un superiore gli affida l'incarico di tenere un diario delle truppe. Nel settembre 1939 la Confederazione si mobilita in seguito alla minaccia di un'invasione da parte del Terzo Reich. Le esercitazioni cui partecipa l'autore si svolgono in Ticino, tra i laghi e le valli, in un paesaggio dolce e accogliente che contrasta con lo spirito dei tempi. Il soldato semplice Frisch vive a suo modo quest'esperienza, osserva i compagni, le ragazze, le foglie ingiallite dei boschi, partecipa alle adunate serali nelle osterie, gioca al calcio con i commilitoni, si interroga sulla vanità del tutto, sulla precarietà dell'esistenza umana, sull'estraneità rispetto al cuore della tragedia europea, sulla possibilità di un futuro per un mondo devastato dalla follia. Il diario unico, commosso e comico, di un testimone mancato: tra 'pietas' e sarcasmo, tra dolore e autoironia.
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