Ragazze dai capelli rossi (Le)
Quattro sorelle con i capelli rossi, in gonna e camicetta, avanzano tra i tavoli all'ora di colazione in un abergo di mare, molti anni fa. Profumo di uova fritte, caffé, pane tostato. Il loro tavolo si trova vicino alla finestra e i raggi del sole di una mattina di agosto accendono i loro capelli in una vampata d'accecante intensità . Le cinque storie qui raccolte sono autobiografiche, nella forma, prima che nei luoghi e nelle persone che le animano. Coprono un arco di tempo che va dai primi anni del secolo e dunque dall'infanzia dell'autrice - Il bambino degli zingari, Le ragazze dai capelli rossi - fino agli anni della guerra e alla vigilia dello sbarco alleato in NOrmandia - una splendida vacanza. Sullo sfondo della narrazione c'è la guerra, una presenza lontana, ma percettibile. Paradossalmente il fantasma della guerra, la sensazione di un pericolo, danno una precaria serenità , una luce particolare al disegno della vita che traspare fedelmente nelle immagini e nei ricordi.
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