Frida. Vita di Frida Kahlo

Frida. Vita di Frida Kahlo

E' scoppiata 'la bomba Frida'? Alla fine del 1990 New York è tappezzata di manifesti che raffigurano suoi quadri. Le mostre si susseguono. Un suo autoritratto viene venduto da Sothesby's per oltre un milione e mezzo di dollari. I giornali di tutto il mondo parlano di lei: 'la grande Frida', 'la nuova regina di New York', 'l'artista degli anni '90'. A Hollywood si girano film sulla sua vita. Le sue biografie vendono migliaia di copie. Improvvisamente da artista per pochi cultori è diventata un mito internazionale, quasi un feticcio. Il mondo del glamour impazzisce per lei; è una delle dieci donne più amate dalle ragazze americane; vanno a ruba magliette, cartoline, poster, distintivi con la sua immagine, abiti e gioielli nel suo stile. Ma chi era veramente Frida Kahlo e perché si parla tanto di lei? Di se stessa diceva:'Pensavano che fossi una surrealista,ma non lo ero. Non ho mai dipinto sogni. Ho dipinto la mia realtà.' La realtà di una donna dalla bellezza magnetica e strana, piccola e fiera come un personaggio uscito dalla penna di Garcia Marquez; nata in Messico nel 1907 alla vigilia della rivoluzione e spezzata a diciott'anni da un incidente che fa della sua vita un calvario di sofferenze fisiche. Ma anche un romanzo di passione politica, d'amore, di sofferta ricerca artistica. Amante di Trockij e di molti altri, sposata al grande muralista Diego Rivera, che dice di lei: 'Tra noi due, il vero pittore è Frida.' Ammirata da Breton ('La sua arte è un nastro attorno a una bomba') e da Picasso, che diceva a Rivera: 'Né tu né io sappiamo dipingere una testa come Frida Kahlo'; da Kandinskij, Duchamp, Mirò. Ha dipinto ossessivamente autoritratti e nature morte sensuali, visionarie e antropomorfiche, o inquietanti rivisitazioni delle sue sofferenze e delle sue cicatrici. Un'autobiografia per imamgini all'insegna di 'un narcisismo trionfante come un carnevale' (Angela Carter).
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