Lilja e le altre

Lilja e le altre

"In questi miei ricordi non scriverò né del Majakovskij rivoluzionario, né delle sue battaglie letterarie. Il Majakovskij bolscevico, il Majakovskij che combatté per i suoi principi letterari, riguardo ai quali purtroppo, non ebbe il tempo di finire la discussione è noto a tutti i suoi lettori, che lo amino o meno. E mi asterrò dallo scriverne non tanto perché non lo ritenga importante. Tutt'altro: per me sono stati entrambi aspetti del nostro amore e della nostra vita insieme, ma ciò non toglie che io non mi azzardi a parlarne. E' un compito che spetta agli storici della letteratura e della nostra rivoluzione. Quanto a me, in queste mie brevi memorie vorrei raccontare ciò che io so, vorrei mostrare non un altro Majakovskij, no, Majakovskij era uno solo, ma quei lati del poeta, dell'uomo, di cui pochi sono a conoscenza". Con queste parole iniziano i ricordi di Lilja Brik, la musa, l'unico vero amore del poeta, che dedicò a lei tutte le sue opere. E le altre? Sono Elsa Triolet, l'amica e la confidente, sorella di Lilja e poi moglie di Aragon, Galina Katanjan, la moglie dell'amico con cui Lilja si sarebbe sposata e con cui avrebbe vissuto fino alla morte, l'attrice Veronica Polonskaja, l'ultima, sofferta, passione del poeta prima del suicidio. E' grazie alle pagine intense dei loro ricordi che scopriamo un Majakovskij più intimo, non solo il cantore di una Rivoluzione cui scelse di immolare la sua poesia strozzando in gola la sua vera voce.
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