Il simposio o i lapiti. Testo greco a fronte

Il simposio o i lapiti. Testo greco a fronte

Il dialogo fa parte dei cosiddetti "dialoghi liciniani", che vedono come narratore e personaggio interno agli eventi Licino, una delle maschere principali dell'autore. Tali scritti vennero presumibilmente composti nel periodo successivo al soggiorno di Luciano ad Antiochia (163 d.C.). Il dialogo viene costruito sulla traccia del "Simposio" di Platone, ma ne rappresenta il rovesciamento comico. L'esposizione dei fatti, poiché prodotta da una testimonianza autoptica, spesso viene interrotta da considerazioni, impressioni e giudizi di carattere personale del narratore. Dal punto contenutistico il rovesciamento attuato da Luciano è evidente: i convitati affrontano temi filosofici, ma parlano anche del cibo, dell'amore, del sesso... e soprattutto del vino. Un'attenzione particolare è poi rivolta alla descrizione dell'ingordigia dei filosofi: c'è addirittura chi ruba gli avanzi da tavola con la complicità dei domestici.
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