Disco biscuits

Disco biscuits

"Nel 1987", scrive Sarah Champion, curatrice di questa antologia di racconti, "alcuni dj britannici, visitarono dei night club nell'isola spagnola di Ibiza, per scoprire che nei club Amnesia e Pasha si mixava la house music americana, di Chicago e New York, con gli eclettici dischi vacanzieri delle Baleari, mentre la clientela stava scoprendo una droga che sarebbe diventata famosa col nome di ecstasy... Quell'anno la house music di Chicago e l'ecstasy diventarono un binomio indissolubile, come fish & chips". Fu allora che molti ragazzi, alle ovattate atmosfere dei club e delle discoteche, cominciarono a preferire il ballo - e lo sballo collettivo - in capannoni industriali abbandonati, o addirittura all'aperto, in fondo a qualche perduta campagna. Era esploso il rave. Adesso le cose sono un pò cambiate e la musica che incendiava il delirio dei rave parties si è messa il vestito buono ed è persino comparsa nelle classifiche. Accostando questi racconti che celebrano lo spirito originario del rave, Sarah Champion, giornalista, ma soprattutto testimone di quegli anni, ha voluto offrirci un suggestivo panorama di questo fenomeno culturale e di costume, ma non attraverso le forme asettiche di un'indagine, bensì attraverso lo stile eccessivo e spregiudicato degli scrittori più rappresentativi della chemical generation. Perché, spiega la curatrice, "come si fa a catturare la follia dell'ultimo decennio in un nudo resoconto di avvenimenti e dati?... In fin dei conti la vera storia riguarda le vicende personali di casini, assurdità ed eccessi, che la fiction sa rendere molto meglio".
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