Le sorti e le vesti

Le sorti e le vesti

Una tunica contesa: "di chi sarà"? (Gv 19,24). La domanda tra un drappello di soldati che si giocano a sorte le vesti di un condannato a morte resta sospesa, come se fosse un gesto ovvio e insignificante. Eppure, tale disputa è solo il riflesso del conflitto ben più rilevante, giocato sull'identità di Gesù Nazareno. In Gv 19,23-24, la scena è considerata l'"adempimento" del Sal 22(21),19, che presenta un episodio del tutto simile: qui, le vesti spartite a sorte esprimono lo status personale, sociale e religioso dell'orante, che dal pericolo mortale "passa" alla manifestazione del Nome divino ed al culto universale (cf. vv. 23-32). Più che un caso isolato vi si scorge la funzione d'Israele medesimo nel cosmo. Nei mss. di Qumran, il Sal 22 è stato re-interpretato in alcuni Inni (cf. 1QHa) e le vesti ma, soprattutto, le sorti esprimono il senso deterministico-dualistico della storia (cf. 1QS, CD), indicando il posto dell'uomo nel cosmo e coinvolgendo, talvolta, figure messianiche (cf. 11QMelch). Nella rilettura giovannea del Sal 22(21) e in Gv 19,23-24, dunque, il simbolismo delle sorti e delle vesti manifesta l'identità e la posizione di Gesù Nazareno nel cosmo: Egli è l'unigenito Verbo incarnato nella discendenza d'Israele, Re-messia che mediante il suo corpo israelita consegnato alla morte e glorificato, istituisce il culto universale e partecipa all'umanità il suo rapporto filiale con Dio.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Ritagli
Ritagli

M. Rita Allegra
Nudi oppure calzati
Nudi oppure calzati

Vincenzo Crapio, Calusca
Muta sta la muntagna
Muta sta la muntagna

Mario, Lo Giudice
Outsider
Outsider

Tomassini Veronica