Trono dell'Altissimo (Il)

Trono dell'Altissimo (Il)

E l'anno del Signore 350. L'impero Romano d'Occidente è sotto la minaccia dei barbari ed è lacerato al suo interno dalle lotte per il potere fra eredi al trono e capi militari sanguinari. Dopo tre secoli di persecuzioni e ostilità, i tanti cristiani sono liberi di praticare la loro religione pubblicamente, benché resistano ampie sacche di paganesimo, soprattutto nelle province lontane. Come la Gallaecia (regione nel nord dell'odierno Portogallo), dove nasce quello che diverrà San Quintiano di Braga. Il giovane Quintiano scopre la sua fede in un periodo molto difficile per il cristianesimo, perché è il momento in cui verrà stabilito quale sarà la religione ufficiale: ogni concilio significa uno scisma, e la persecuzione verso altri fratelli cristiani. Ma anche un santo può commettere degli errori, ed è quello che accadde a Quintiano, che prima della conversione al culto riconosciuto fu un adepto di Priscilliano, il vescovo eterodosso di Avila che predicava l'ascetismo e il rigore contro la tendenza al lusso della Chiesa. Quando il movimento fu dichiarato eretico, i priscillianisti si nascosero per decenni tra le pieghe del clero, continuando in gran segreto le loro pratiche estreme. E vi riuscirono così bene che, nonostante le abiure e le esecuzioni, il priscillianismo sopravvisse per quasi due secoli allo stesso Impero Romano.
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