Novelle e novellieri. Forme della narrazione breve nel Cinquecento

Novelle e novellieri. Forme della narrazione breve nel Cinquecento

Il Cinquecento è il secolo della codificazione dei generi, ma vi si dispiegano anche molteplici spinte all'ibridazione. Il genere novellistico ne offre un chiaro esempio: fiabe, facezie, detti memorabili, motti piacevoli, ricordi, giochi, enigmi si affermano come fondamentale corollario dei novellieri, costringendo la cornice a dilatarsi oltre misura per accoglierli, oppure a dissolversi completamente, con la metamorfosi del libro di novelle in un originale aggregato di forme brevi. Inoltre, la novella penetra nei confini di altri generi letterari, come il trattato. Lo confermano opere molto diverse per scelte poetiche e intenzioni didattiche, quali il Cortegiano e i dialoghi di Pietro Aretino. Dalla fine del XV secolo, con Boiardo, la novella ha varcato anche il confine del poema, ma meno di cento anni dopo, con l'affermazione del principio dell'unità compositiva, ne viene estromessa, come attesta il Rinaldo tassiano. Solo un orizzonte più ampio e trasversale, che abbracci novelliere, trattato, dialogo e poema, consente di intendere compiutamente gli sviluppi della narrazione breve in un secolo fondamentale per l'evoluzione dei generi letterari in Italia.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Delitto sul Palatino
Delitto sul Palatino

Saylor Steven
Il corpo del reato
Il corpo del reato

Bass Jefferson
La compagnia del corvo
La compagnia del corvo

James Barclay, A. Tissoni
Il fuoco segreto
Il fuoco segreto

Langfield Martin
Maximum Ride: Max
Maximum Ride: Max

James Patterson, A. Zabini
Le baccanti
Le baccanti

Euripide
Edipo re
Edipo re

Sofocle
Poetica
Poetica

D. Guastini, Aristotele
Eneide. Libro 2º
Eneide. Libro 2º

Virgilio Marone, Publio
Memorie pisane
Memorie pisane

Giuliano Lenci