L'inventore di sogni

Peter è un bambino come tanti altri, forse un pò più fantasioso, distratto e sognatoredei coetanei; la sua famiglia, dal cognome significativo, Fortune, è una famiglia normale, agiata, capace di attenzioni e di calore nei confronti dei figli; ma a Peter, forse, tutto questo non basta e per sfuggire alla noia e alla routine immagina avvenimenti straordinari, storie magiche e paradossali: dà vita alle bambole della sorella e ne subisce l'aggressività; cambia la propria pelle con quella del gatto di casa in modo da assumerne per qualche tempo l'identità; sisostituisce al cugino piccolo e torna allaprima infanzia; trova una magica Pomata Svanilina e la usa, naturalmente, per liberarsi dell'intera famiglia...Insomma con "L'inventore dei sogni", Ian McEwan sembra riportarci all'interno di quegli universifamigliari intensi e conturbanti, spesso esplorati all'insegna di un "pianeta infanzia" aggressivo ed inaccessibile.Nessuna paura, però, perchè, al di là di situazioni, immagini, fantasie apparentemente sconcertanti, lo scrittore britannico sa di rivolgersi ad un pubblico di giovani lettori, desiderosi di penetrare i "misteri" dei personaggi in modo avvincente, pacifico, privo di drammaticità. Il suo modo narrativoindulge, dunque, al gioco della fantasia, alla dimensione ironica, al piacere dell'umorismo e, alla fine, il lettore vorrà sognare col simpatico Peter Fortune qualche magica Pomata....