I divertimenti di Nicola

L'esuberante fantasia di Renè Goscinny, il celebre inventore di "Asterix", e "La magica mano" di Jean-Jacques Sempè, uno dei maggiori disegnatori umoristici francesi, hanno dato vita a un personaggio, il bambino Nicola, capace di coinvolgere i lettori piccoli e grandi nel filo delle sue imprese. Come un vero Gian Burrasca contemporaneo, Nicola appare, a un tempo, mite e monello, imprevedibile e saggio, capace di suscitare il riso, ma anche di far riflettere; le sue occupazioni e i suoi divertimenti sono quelli tipici dell'età: da una vita scolastica, scandita da incontri, scontri, discorsi di bambini, insegnanti, bidelli, genitori, alle partite di pallone sul campetto, ai rapporti coi genitori e con gli altri parenti. Nicola vive con arguzia e candore le mischie fra coetanei, le visite culturali guidate da una sconsolata maestra, i rimbrotti del bidello Brodino, che tutto vede, ma poco capisce, i riti della distribuzione dei premi scolastici, i regali della nonna, che finiscono con l'ossessionare l'intera famiglia, il vano ragionare dei genitori prigionieri di abitudini, manie, convenzioni. Ogni avvenimento è letto all'insegna dell'ironia e gli adulti sono spesso "giustiziati" dalla coerenza logica dei bambini, dalla loro imprevedibile saggezza, dalla loro divertita e ingenua maturità; le storie di Nicola possiedono, dunque, leggerezza e profondità e, come un vero classico della letteratura per l'infanzia, accompagnano il giovane lettore nel suo percorso di crescita.