Sotto il segno di Giove. Miti romani

Sotto il segno di Giove. Miti romani

Il mondo degli dei adorati dai romani era affollatissimo e si può dire che esistessero divinità per ogni momento della vita. La famiglia, i rapporti sociali, il lavoro, il trascorrere delle stagioni, la drammaticità della guerra rinviavano a un universo mitologico parallelo dove dei, dee e altri personaggi divini agivano con logica, sentimenti e comportamenti umani. Si trattava, naturalmente, di divinità spesso importate dal mondo della Grecia antica cui i romani guardavano con rispetto e attenzione, ma v'erano anche numi 'locali', recuperati dai popoli che abitavano la penisola da tempi immemorabili: Venere, vittima della sua stessa orgogliosa bellezza, è la madre di Enea e quindi della stirpe romana; Tagete, bambino dai capelli grigi e dall'espressione pensierosa di vecchio, insegna ai romani l'arte della divinazione e il valore delle profezie; dall'unione di Mercurio e di Lara, ninfa ciarliera, nascono i Lari, spiriti del focolare destinati a proteggere, insieme ai Penati, la casa e la famiglia. Dalle pagine di questo libro emerge lo spirito con cui il mondo romano affrontava la vita: il senso del dovere, il rispetto delle tradizioni, la paura dell'ignoto destino che attende ogni essere umano. Ai nostri antenati mancava, forse, quell'aspirazione alla generosità verso gli altri che sarà conquista successiva, ma non mancava il desiderio di spiegare, attraverso la dimensione fiabesca e il racconto, i misteri di ogni forma di vita e le ragioni dei comportamenti umani. Geraldine McCaughrean ci racconta l'universo dei miti romani attraverso una scrittura divertita e spigliata, caratterizzata dalle vivaci e ammiccanti illustrazioni di Emma Chichester Clark: un mondo antico torna a noi, lettori di oggi, in tutta la sua ricchezza fantastica, in tutto il suo fascino narrativo. Età di lettura: da 8 anni.
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