Il fortino della Terza Avenue

Disincantato, sarcastico, sornione, quasi un personaggio venuto fuori dalla penna di Raymond Chandler, Frank Collant, fotoreporter italiano arrivato in America per documentare l'assassinio di Kennedy, ci trascina nella New York degli artisti e del glamour, ci presenta i suoi amici, anch'essi immigrati italiani, che odiano l'Italia ma che non acquisiranno mai una mentalità americana. "Il fortino della Terza Avenue" è un appartamento preso in affitto nel cuore di Manhattan, il rifugio in cui tornare.Soprattutto dopo aver preso parte ai piccoli o grandi drammi in cui è o viene coinvolto. Con l'occhio vigile nel mirino della sua Nikon, Frank Collant riprende la realtà e la trasferisce al lettore senza retorica, con immediatezza e disarmante semplicità, fiero del suo ruolo di semplice testimone.Il racconto passa dalla autobiografia all'invenzione narrativa, con umanità e ironia, colorando ed esaltando un modo possibile fra tanti di fare giornalismo. Il "fortino" si trasforma, pagina dopo pagina, da luogo fisico in metafora di un habitat interiore, nella ricerca di una dimensione umana che l'Autore troverà ala fine rientrando in Italia.