Le olimpiadi dei nazisti. Berlino 1936

Le olimpiadi dei nazisti. Berlino 1936

Le olimpiadi di Berlino del 1936, con la loro grandiosa coreografia, te riprese cinematografiche affidate a Leni Riefenstahl, la meticolosa preparazione atletica e l'impiego di ingenti risorse economiche, segnano un punto cruciale nell'opera di mobilitazione dell'opinione pubblica interna e internazionale da parte del regime nazista. David Clay Large ricostruisce la storia di queste olimpiadi in tutti i suoi aspetti. La rigida pianificazione di cerimonie e edifici, diretta dai più alti ufficiali del partito nazista da Cari Diem (lo scienziato e presidente del comitato olimpico tedesco che "inventò" la staffetta per portare la fiaccola da Olimpia a Berlino) a Goebbels, a Hitler stesso; i tentativi di boicottare le olimpiadi intrapresi da comitati di tutti gli Stati ma infine falliti per le pressioni dello stesso American Olympic Committee (una situazione rivissuta da poco con le olimpiadi di Pechino); gli atleti e le gare (comprese quelle delle olimpiadi invernali in Baviera); gli ori della Germania, 33 contro i 24 degli Stati Uniti che però, con il nero Jesse Owens, risultarono i vincitori "morali" di uno scontro che già si andava profilando come scontro di culture.
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