France cinéma 2003 noir. Catalogo

France cinéma 2003 noir. Catalogo

Dopo la Nouvelle Vague (il volume di France Cinéma 2002 è uscito con successo in Francia), è la volta del Noir alla francese. C'è il poliziesco americano: gangster duri, violenti, un realismo brutale ("Scarface"). E c'è il Noir alla francese: il realismo è più sfumato, si dà più importanza all'atmosfera, i 'truands' amano anche la buona cucina e le donnine. Meno popolare nel mondo a causa della lingua, il noir francese annovera una quantità di 'capolavori' non certo inferiore al poliziesco americano. Del resto, i primi ad ammirare Duvivier, Renoir, Carné, Clouzot, Melville erano proprio gli americani (si pensi ai remake di "Pépé le moko", "Le salaire de la peur"). Nel 1954, dopo il successo di "Les diaboliques" (Clouzot, da Boileau-Narcejac), Hitchcock ruba a Clouzot il soggetto di "Vertigo" scritto dal tandem Boileau-Narcejac. A suo tempo (1937), i francesi avevano soffiato agli stessi americani i diritti di "Il postino" di Caine. L'emulazione tra Parigi e Hollywood ha dato risultati eccezionali. Della prestigiosa storia del noir, della carriera di registi e scrittori ci parlano nel catalogo i migliori esperti francesi: François Guérif, Claude Gauteur (Simenon al cinema), Jean-Pierre Jeancolas, Michel Grisolia, Jean Jacques Schléret. Il volume ospita inoltre il consueto bilancio del cinema francese dell'ultima stagione. Nella selezione di France Cinéma 2003 c'è una ricca varietà di generi e stili: accanto ai 'seniores' (Rappeneau, Corneau, Miller, Marceline Loridan-Ivens, Karmann, Le Guay) figurano giovani di notevole talento come Guirado, Moutout, Amalric, Belvaux, autore di una trilogia memorabile. In un ampio capitolo si rende un caloroso omaggio a tre grandissimi che ci hanno lasciato: Daniel Toscan du Plantier, Maurice Pialat e Jacques Deray. In collaborazione con Antonio Fabbri, Carine Giuglaris, Caroline Nataf, Gabriella Vagnarelli.
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