Bellezza e tristezza. Il cinema di Mizoguchi Kenji

Bellezza e tristezza. Il cinema di Mizoguchi Kenji

"'Bellezza e tristezza' è un romanzo di Kawabata cui abbiamo voluto rubare il titolo per questo libro e per il convegno che lo ha preceduto. Le ragioni del "furto" stanno nel fatto che la bellezza e la tristezza evocano alla perfezione il duplice sentimento che tutti i film del regista, al pari delle sue belle e tristi eroine, suscitano nello spettatore. Convinti che questa "tristezza" sia anche una conseguenza di questa "bellezza", ovvero di un'estetica, lo sforzo principale della maggior parte dei saggi qui proposti è quello di definire certe peculiarità dello stile e della messinscena di Mizoguchi. In un insieme di contributi ricco e variegato, il lettore si troverà così davanti all'analisi sia dei meccanismi più noti del cinema del regista (i piani sequenza, i movimenti di macchina, le immagini distanziate, le inquadrature dall'alto), sia di aspetti più trascurati dalla critica (la messinscena delle conversazioni, l'uso delle dissolvenze, il gesto degli attori, la funzionalità di certi luoghi come le porte e i ponti) in un tentativo tanto di approfondire quanto di estendere la nostra conoscenza dell'opera di uno dei grandi autori della storia del cinema."
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